La parola all’embrione (di Jaap van der Wal), Pubblicato il 3 mag, 2010 in Embriologia, Risorse & Articoli Estratto del fascicolo EMBRIO Dossier 2005, Ed. Istituto Terapie CranioSacrali, Norma LATINA. www.craniosacrale.it
Abstract
Introduzione Dopo i miei studi di medicina mi sono formato come anatomista ed embriologo. Inizialmente ero affascinato dalle forme e dalle metamorfosi del corpo in fase embrionale; pian piano, fui coinvolto nelle discussioni sullo status morale dell’embrione con riferimento alle nuove tecniche studiate per manipolare il concepimento e lo stesso embrione. Cominciai a rifl ettere sulle questioni riguardanti l’anima e il corpo, lo spirito e la materia riguardo agli avvenimenti e alle caratteristiche dell’embrione in fase di sviluppo. Cosa facciamo veramente come esseri umani quando siamo embrioni? Nel 1985 incontrai una persona come il Professor Steven de Batselier, uno psicoterapeuta che insegnava nel dipartimento di Criminologia dell’Università di Lovanio, in Belgio, che mi fece conoscere le idee e i concetti di diversi psicologi prenatali come Maarten Lietaert Peerbolte, Robert Laing e Nandor Fodor; questi psicoterapeuti nelle loro opere usano espressioni come esperienza prenatale, psiche fetale, shock del concepimento e psicologia prenatale, estendendo la portata dell’esperienza e della conoscenza umane oltre i confi ni abitualmente stabiliti dalla biologia medica contemporanea, poiché al giorno d’oggi non soltanto il biologo medico, ma quasi tutte le persone di buon cuore sono convinte che sia stato dimostrato che il sistema nervoso in genere e il cervello, oltre alla psiche umana o anima, sono il nucleo della mente umana e della coscienza umana. Molta gente considera come un dato di fatto che la mente umana e la coscienza umana siano prodotte dal cervello; alcuni affermano con naturalezza che come le ghiandole secernono gli ormoni, così i cervelli umani secernono il comportamento e la personalità. In un modo di pensare tipicamente cartesiano, si ritiene che il cervello e la funzione del sistema nervoso centrale siano l’origine, la causa del comportamento umano e della psiche; questa fi losofi a ha ridotto psiche, anima, mente e spirito a meri processi fisioloici. L’opinione prevalente è che ora, nell’esempio della scienza naturale, si possa considerare l’anima o psiche (appartenente al regno cartesiano della res cogitans) solo come un’opera dell’azione del cervello e che quindi essa appartenga al regno della res extensa; d’altro canto, si potrebbe anche affermare, parafrasando il fi losofo DelaMettrie, che l’uomo non ha uno spirito, ma è un essere spirituale e che tutte le ricerche mediche sulla funzione del cervello non dimostrano che la mente, lo spirito o l’anima si trovano nel cervello o nella corteccia. Così, io stesso cominciai a prendere in considerazione lpossibilità fi losofi ca che un cervello funzionante è una condizione necessaria ma incompleta per l origine della psiche e della mente.
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